Critica al sapere tradizionale e rifiuto del "principio di autorità"
Bacone denuncia le principali carenze del sapere scolastico, che egli considera sterile e autoreferenziale, privo di una reale utilità per il progresso umano. La sua critica si concentra sul "principio di autorità", che vede come un ostacolo al rinnovamento scientifico.
Secondo Bacone, il sapere aristotelico è limitato dal formalismo e dalle dispute verbali, più orientato a difendere tesi preconfezionate che a indagare i fenomeni naturali. Egli attacca anche la dipendenza dal sillogismo e dalla logica deduttiva, strumenti che ritiene insufficienti per arrivare a nuove conoscenze.
Bacone individua le "fallacie" della mente umana, che definisce "idola", ossia errori sistematici che ostacolano la comprensione della realtà.
1. Idola tribus: errori comuni a tutta l'umanità, derivanti dai limiti intrinseci della natura umana.
2. Idola specus: errori derivanti dalle inclinazioni personali e dall'ambiente individuale.
3. Idola fori: errori legati all'uso impreciso del linguaggio e alla comunicazione sociale.
4. Idola theatri: errori dovuti all'adesione a sistemi filosofici e tradizioni dogmatiche.
Questa classificazione è alla base della sua proposta di un sapere purificato dai pregiudizi e più aderente alla realtà.
Il metodo induttivo e il rifiuto del deduttivismo
La più grande innovazione di Bacone è la formulazione del metodo induttivo. Egli ritiene che il sapere debba partire dall'osservazione dei fenomeni particolari per arrivare a formulare leggi generali. Questa concezione si oppone al metodo deduttivo aristotelico, che parte da principi teorici per spiegare i fenomeni.
Bacone descrive il suo metodo nel "Novum Organum" (1620), l'opera più significativa del suo pensiero, che ambisce a sostituire l'Organon aristotelico.
Il metodo induttivo si articola in diverse fasi:
1. Osservazione dei fenomeni naturali: raccogliere dati attraverso esperimenti accurati.
2. Catalogazione e classificazione: organizzare le osservazioni in tabelle (tavole di presenza, assenza e confronto).
3. Individuazione delle cause: eliminare progressivamente le ipotesi false fino a identificare le leggi universali.
L'obiettivo di Bacone è stabilire una scienza sperimentale che non solo comprenda i fenomeni, ma sia anche in grado di dominarli e sfruttarli a vantaggio dell'umanità.
La scienza al servizio del progresso umano
Bacone insiste sulla dimensione pragmatica della scienza. A differenza di Galileo, che si concentra sulla formulazione di teorie matematiche e universali, Bacone pone l'accento sull'utilità pratica della conoscenza. Per lui, la scienza deve servire a migliorare la condizione dell'uomo, permettendogli di "interpretare" e "domare" la natura.
Questa visione è espressa nel concetto di "sapere è potere": la conoscenza scientifica non è fine a sé stessa, ma uno strumento per controllare le forze naturali e sviluppare tecnologie. Il fine ultimo è la creazione di una società migliore, in cui la scienza guidi il progresso materiale e morale.
La "Nuova Atlantide": il modello di una società scientifica
Nella sua opera utopica "La Nuova Atlantide", Bacone immagina una comunità ideale fondata sulla ricerca scientifica. L'isola di Bensalem rappresenta una società organizzata intorno a una struttura chiamata "Casa di Salomone", un'istituzione dedicata alla scoperta e all'applicazione delle leggi della natura.
La Casa di Salomone è una sorta di precursore degli attuali istituti di ricerca: vi si raccolgono dati, si progettano esperimenti e si sviluppano invenzioni utili al benessere collettivo. Questo ideale utopico testimonia la fede di Bacone nel potenziale emancipatore della scienza e nella possibilità di un futuro migliore grazie al progresso.
Confronto con Galileo e l'eredità del metodo baconiano
Se Galileo ha dato avvio alla scienza moderna con l'integrazione tra esperienza e deduzione, Bacone ha insistito sulla necessità di partire dall'osservazione empirica sistematica per raggiungere conoscenze utili. Entrambi i filosofi, pur con approcci diversi, sono stati fondamentali per l'affermazione del metodo scientifico moderno.
Bacone ha lasciato un'impronta indelebile nella storia della scienza, ispirando la rivoluzione industriale e il modello della scienza applicata. La sua visione pragmatico-utilitaria rappresenta ancora oggi una delle basi della ricerca scientifica e tecnologica.
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